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Turks and Caicos e le donne pirata

23.11.2011 // Turks and Caicos

turks and caicos

Nel Mare dei Caraibi, il mare dei pirati per antonomasia, a partire dal ‘500 fino a tutto il ‘700 le flotte spagnole dovettero difendersi dai corsari e dai pirati che ne attaccavano le navi cariche dei tesori diretti alla corona di Spagna. Ognuna delle sue innumerevoli isole è stata rifugio delle navi corsare e su tutte fioriscono le leggende sui favolosi tesori che vi sarebbero stati sepolti.

Volendo raccontare la storia di un’isola attraverso  una storia di pirateria, non c’è che l’imbarazzo della scelta.  Tutte bellissime, circondate da un mare incantevole, con spiagge di bianca sabbia finissima in contrasto con il verde lussureggiante della loro vegetazione, al giorno d’oggi sono tutte mete per ogni tipo di  turismo.

Le Turks and Caicos, un insieme di poche piccole isole e molti isolotti disabitati, meta di un turismo di lusso anche grazie alla solitudine che possono offrire ai  loro ospiti, in Italia sono forse meno conosciute di altre isole caraibiche . Ed è un peccato perché a riprova di quello che possono offrire, una delle loro spiagge, la Grace Bay Beach è stata giudicata fra le dieci più belle al mondo!  Siamo in un paradiso intatto, un angolo ancora vergine dei Caraibi, dove ci si può spostare tra le isole esclusivamente  con imbarcazioni o con piccoli aerei privati.

Ma non sempre queste isole dalla lunga storia avventurosa e da sempre contese tra Inghilterra, Francia e Stati Uniti, hanno ospitato visitatori facoltosi, anzi!
Da  secoli sono state un luogo di approdo e di rifugio per i navigatori, fin dal primo sbarco di Cristoforo Colombo nel 1492 (si dice a Guanahani Beach) nell’isola di Grand Turk.  Ma occorre precisare che sono diverse le isole caraibiche che pretendono di essere state il primo approdo del navigatore genovese!

Comunque sia andata la storia, le Turks and Caicos sono state protagoniste, come le altre isole della regione, di attracchi di fortuna, di combattimenti navali, di sbarchi di pirati e di avventurieri di ogni  tipo e le loro acque hanno visto più di un naufragio. A riprova di questa loro storia, nel locale National Museum sono esposti i resti, ripescati nel 1980, di una caravella affondata nel 1513, dopo avere urtato contro la sua barriera corallina, la terza più grande al mondo.

Tra i  tanti che qui  si insediarono cercando e trovando rifugio, vi furono due figure molto particolari:  Anne Bonny Mary Read. Due donne, che nel 1718 catturarono un galeone spagnolo (naturalmente con il suo carico di tesori) e si rifugiarono poi nella piccolissima Isola dei Pirati, Pirate Cay, che con il tempo ripulì il suo nome, divenendo più prosaicamente Parrot Cay, l’Isola dei Pappagalli.

All’epoca i tesori non erano costituiti  solo da oro e pietre preziose. Altrettanto preziosi erano i carichi  di sale, che si estraeva in queste isole e veniva inviato nelle colonie del Nordamerica e in Canada.
Fu proprio a causa delle continue ruberie ai danni dei mercanti di sale, che la Francia attaccò e si impadronì di queste isole, scatenando una guerra con la Spagna. E i nostri pirati non disdegnavano di abbordare le navi per impadronirsi del prezioso oro bianco. Neppure Anne e Mary lo disdegnavano.

Ma chi erano queste due donne? Di loro non si hanno moltissime notizie, ma quel poco che si conosce è veramente romanzesco.

Mary Read passò tutta la sua vita travestita da uomo, fin da quando, ancora in fasce, la madre la  fece passare per un maschio per non perdere l’eredità paterna. Rimaste comunque in povertà, Mary si arruolò dapprima come soldato in un reggimento di cavalleria e poi, nel 1717,  si imbarcò per l’America, dove divenne il più feroce membro dell’equipaggio di un famoso pirata.  Su quella nave si sarebbe poi imbarcata Anne, anche lei camuffata talmente bene da uomo che sia Mary che il capitano se ne innamorarono. 
Vi lascio immaginare i risvolti curiosi di questo strano triangolo su una nave pirata.

Anne Bonny, figlia illegittima di un benestante della Carolina e della sua domestica, sposò giovanissima un pirata che si era arricchito in Nordamerica ma che ripartì molto presto per le Bahamas, lasciandola libera per un altro amore: quello per il capitano della nave di Mary, sulla quale combatté con tanto coraggio da uguagliare Mary come membro più temuto dagli altri uomini della ciurma.
Nonostante le loro scorrerie e i loro feroci abbordaggi ai danni delle flotte mercantili, la caccia alla loro nave fu scatenata soprattutto dalle pressione esercitate sul governatore proprio dall’abbandonato e infuriato marito di Anne.

La fine di questo incredibile trio avvenne durante un attacco da parte della marina inglese che colse l’equipaggio pirata completamente ubriaco. Solo le due donne combatterono strenuamente.
Vennero tutti impiccati, eccetto le nostre due eroine: Mary, risparmiata perché incinta, morì di febbre in carcere, Anne venne rilasciata grazie all’intervento del ricco padre e di lei si persero le tracce.

Per un soggiorno alle Turks and Caicos occorre preventivare un budget decisamente “sostanzioso”, ma quale posto più indicato per un romanticissimo viaggio di nozze? Tra i tour operator italiani Kuoni offre sistemazioni incantevoli.

A fine lettura vi lascio niente di meno che con Bertolt Brecht e la sua famosissima ballata Jenny dei Pirati, cantata dalla grande Milva (per ascoltarla clicca sul titolo del brano nel menu a destra).

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23.11.2011 by Mariella Moresco
Paese: Turks and Caicos
Viaggio in Turks and Caicos
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