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Barbados, perla inglese dei Caraibi

28.02.2013 // Piccole Antille

mount gay rum

Esterna al Mar dei Caraibi, l’isola di  Barbados  si distingue dalle altre isole caraibiche di colonizzazione inglese sia per l’alto indice di sviluppo umano (nelle Americhe viene subito dopo quello canadese e statunitense), sia per il suo particolare creolo, usato nelle situazioni informali, che ingloba elementi linguistici e particolarità fonetiche scozzesi e irlandesi, oltre alla struttura  grammaticale africana, comune anche agli altri creoli caraibici.

La sua posizione esterna all’arco delle Piccole Antille, nell’Oceano Atlantico, dove spirano costantemente i venti atlantici, la rende una meta ideale per gli appassionati di surf e windsurf, mentre la limpidezza delle acque e le spiagge di sabbia dal bianco fino al rosa intenso che la circondano per un centinaio di chilometri sono un’attrattiva imperdibile per chiunque sappia godere della bellezza della natura. 

Pace e silenzio sono le caratteristiche delle belle  spiagge di Needhams Point e Dover, frequentate dagli amanti del nuoto e dello snorkeling, mentre i surfisti professionisti prediligono le alte onde di Bathsheba, Batts Rock, Flokestone Park, Gibbs e Paynes Bay.  La più bella? A detta di molti Accra Beach, attrezzata e adatta per bagni tranquilli.

Negli anfratti della barriera corallina branchi di pesci colorati e gigantesche conchiglie fanno la gioia dei sub, ma altri avvistamenti sono possibili: a Malibu Beach, infatti, i barcaioli accompagnano i turisti e vedere le tartarughe liuto, una specie protetta, particolarmente numerosa in quelle acque.

Un’altra meraviglia naturale è la Cueva de Harrison, un insieme di grotte sotterranee, da percorrere con un mezzo elettrico ammirando cascatelle e piscine naturali collegate da un fiumiciattolo.

Barbados è sempre rimasta colonia inglese,  a differenza di altre isole  caraibiche che sono passate sotto diverse dominazioni  europee. Questa sua storia particolare ha lasciato un’impronta che caratterizza ancora oggi lo stile dell’isola. Bridgetown, la capitale, si fregia del titolo di “piccola Inghilterra” per la sua architettura, dalle case di stile vittoriano con decorazioni su porte, finestre e colonne. Non manca neppure una Trafalgar Square, che richiama l’omonima e famosa piazza di Londra. Un legame che risale al tempo della colonia, quando Barbados costituiva il punto di collegamento tra le colonie americane e la Gran Bretagna.

Un prodotto assai apprezzato in Europa era il rum distillato sull’isola.  Il Mount Gay Rum è una bevanda popolarissima ancora oggi ed è possibile visitare con tour organizzati la distilleria dove viene prodotto.

Se non potete visitare Barbados in occasione del carnevale,  approfittate della permanenza sull’isola per una serata al Bajan Roots and Rhythms Show: sarete travolti da musiche e danze.

E per  alloggiare non c’è che l’imbarazzo della scelta, dai resort più raffinati alle sistemazioni più economiche.


Informazioni utili

Il clima di Barbados è piacevole durante tutto l’anno. Vi sono due stagioni: quella piovosa, umida e calda,  va da giugno a novembre, mesi in cui si possono verificare dei cicloni, mentre negli altri mesi il clima è più secco.

I voli dall’Europa sono effettuati da British Airlines o da American Airlines.

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Info viaggio
Paese: Barbados
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