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Estate nel nord dell’Argentina: Catamarca

31.01.2013 // Argentina

catamarca

Img: Santiago Matamoro

Ancora poco conosciuta dal turismo italiano, l’Argentina  nord occidentale con le sue provincie di Jujuy, Salta e Catamarca è una meta, anzi, un insieme di mete imprescindibili per cultura, paesaggi, possibilità di attività sportive, compresi gli sport d’avventura.  Una regione ricca di tradizioni ancestrali e di paesaggi maestosi, costellati di vulcani e lagune e deserti di sale oltre i 4000 metri di altitudine.

Iniziamo la  nostra esplorazione partendo dalla provincia di Catamarca. Un circuito di straordinaria suggestione  è quello che parte da Antofagasta de la Sierra alla scoperta di intere pianure di lava e di pietra pomice, dove scoprire le vestigia delle antichi civiltà che popolarono queste zone tanto impressionanti da essere reputate dimora di terribili divinità andine, che parlavano con il fragore dei vulcani .

Oggi il loro rombo e le loro eruzioni di fuoco non fanno più pensare ad esseri infernali, ma ci ricordano che occorre una giusta prudenza nell’organizzare un viaggio in zone tanto desertiche,  dove  è necessario avventurarsi accompagnati da guide locali per non perdere l’orientamento nelle sterminate distese saline. Una di queste viene attraversata in una bella escursione da  Belén, città conosciuta come “Cuna del Poncho” per il suo artigianato tessile e la confezione dei tipici mantelli, attraverso la  Cuesta de Randolfo lungo una strada zigzagante di curve e controcurve che sale fino a 4800 mt. 

Dopo tanto viaggiare ammirando i lama e i  ñandúes (i più piccoli parenti degli struzzi),  la ricompensa sarà la meravigliosa vista sulla Sierra Laguna Blanca, l’emozione dell’attraversata della salina che sbocca in una laguna popolata da colorati fenicotteri e trampolieri. Saremo arrivati nella Puna catamarqueña, la vasta distesa desertica circondata da catene montuose e vulcani.

Qui, a 3000 metri di altezza, Antofagasta de la Sierra aspetta i viaggiatori con le sue case dai basamenti di pietra e guide che potranno organizzare visite a siti archeologici, escursioni in alta montagna, safari fotografici o trovare “posti speciali” per pescare le trote nei torrenti. O magari andare a conoscere i segreti antichi della tessitura, guardando lavorare le artigiane dei paesi della provincia.

Un’atmosfera di imponente bellezza e serena vita agricola pervade oggi luoghi che hanno subìto l’invasione incaica e sono poi stati teatro di aspre guerre indigene contro la penetrazione spagnola. Nella piazza principale (plaza de armas) di Shincal, famosa per le sue rovine precolombiane, furono inflitte dai conquistatori spagnoli crudeli torture ai rivoltosi delle Guerre Calchaquí, che per oltre un secolo insanguinarono la regione, riducendo la popolazione indigena da mezzo milione a soli 20.000 individui. Su quella piazza fu squartato Juan Chelemín, capo della prima sfortunata ribellione indigena a metà del XVI sec.

Manufatti di quella civiltà scomparsa sono esposti nel Museo de la Plata, a oltre mille di chilometri di distanza.

Informazioni utili

Catamarca è collegata a Buenos Aires via aerea e servita dalla compagnia Aerolineas Argentinas.

Per raggiungere Belén ci si può servire di autobus di linea con un tragitto di 4 ore.
Da Belén le escursioni  nella Puna catamarqueña sono organizzate da agenzie locali con mezzi 4x4.

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Info viaggio
Paese: Argentina
Viaggio in Argentina
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