Nell’ultimo resoconto del suo lungo viaggio in solitaria risalendo il Rio delle Amazzoni, abbiamo lasciato Gabriele Croppi che sta dicendo addio al Brasile per inoltrarsi nell’Amazzonia peruviana.
“A proposito di moli: ieri notte ho lasciato quello di Tefé […]. Lascio la città con un bel ricordo e la sensazione nostalgica di chi sta per lasciare un intero paese, il Brasile, popolato da persone fantastiche, piene di sogni, di speranza, e di voglia di vita. Fra poche ore arriverò alla Tripla Frontera, in cui coincidono i confini di Brasile, Colombia e Perù. È il punto da cui inizierà la seconda parte del mio viaggio, nell'Amazzonia peruviana, e poi in territorio andino, per arrivare all'estremo sud del paese, sulle montagne non troppo distanti dalla città di Arequipa, dove si trovano i più remoti affluenti del Grande Fiume, ad oltre 5000 metri di altezza”.
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Tra Brasile e Perù, nel breve spazio di una frontiera, accadono molte cose. Incontri, conoscenze, tentativi sinceri ma che non vanno a buon fine di avvicinarsi a una cultura (forse) troppo distante dalla nostra.
Troppo da riassumere in poche righe. L’invito è di leggere il diario di Gabriele www.slowing.co, n. 26, 27 28.
Poi, finalmente, in Perù, in “questa strana città che si chiama Iquitos: strana perché unica, unica perché isolata: una città piantata in mezzo a una foresta, senza collegamenti stradali con il resto del mondo”.
https://www.slowing.co/single-post/2017/01/26/29-Peovocazioni
Iquitos affascina Gabriele, che ne scopre il quartiere più popolare, più autentico: Belén e ne da una descrizione partecipe ed affettuosa. Una città in cui vive caparbiamente, contro tutte le difficoltà, un bellissimo progetto: quello del peruviano Gilberto che:
“ha provato a realizzare il suo sogno, e cioè: ripopolare questo pezzo di mondo con decine e decine di scimmie, provenienti dal traffico illegale, o bisognose di aiuto, per essere curate e poi liberate nel loro habitat naturale.
Scimmie di tutte le razze, di tutte le dimensioni, di tutte le età. Le meno schive si avvicinano e si fanno toccare: poi ti saltano in spalla e cominciano a giocare, a tirarti i capelli, a mordicchiare, a saltare da un posto all'altro, a fare un mucchio di robe, fra le quali, ad esempio, pisciarti addosso, e tutta un'altra serie di cose non troppo difficili da immaginare. Le più anziane se ne stanno alla larga, su qualche pianta, a dondolarsi sui rami, a mangiare pezzi di frutta e a giocherellare. Poi ci sono quelle giovani, creature di poche settimane, o pochi mesi, e sono qui perché gli è stata uccisa la madre: ti si arrampicano sino al collo, sino alla testa, sino ai capelli, e non si staccano più.
Una di queste, di cui mi sono già scordato la razza, mi è saltata sulle spalle e ha cominciato a cantare”.
Cose che accadono in questa
“ città piacevole, sopratutto nella parte lungo il fiume, puntellata da una schiera di case in stile coloniale e un certo numero di locali. Ogni sera, dopo il tramonto, se ne vengono tutti qui: turisti, esploratori, vagabondi, artisti di strada, guide turistiche o pseudo tali: se ne vengono tutti quanti lungo il fiume e si crea una bella atmosfera, decisamente migliore rispetto a quella che si vive alla stessa ora a Manaus.
Ma la parte più bella di Iquitos, la più esotica, la più popolare, si chiama Belén. È un quartiere di baracche, anzi, di palafitte che si trova all'estremo della città, diciamo, a circa un chilometro dal centro. È una città nella città, che per sei mesi all'anno, durante l'epoca di piena del fiume, si ritrova a galleggiare sull'acqua, […] mi è capitato assai raramente si osservare un insieme architettonico così bello, così esteso, così armonioso. E mi sono chiesto: ma l'UNESCO dov'è?".
https://www.slowing.co/single-post/2017/01/30/31-Dal-pianeta-delle-scimmie-a-Bel%25C3%25A9n
I testi completi del diario di viaggio di Gabriele Croppi sono pubblicati su www.slowing.co, corredati da bellissime foto che si possono trovare anche sulla sua pagina Facebook https://www.facebook.com/GabrieleCroppiPhotography
Ogni venerdì Sergio Bonelli Editore pubblica un episodio della rubrica Sul Fiume Grande con Mister No, ambientato nei luoghi percorsi da Gabriele.
