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A Junin de los Andes una Via Christi meticcia

22.11.2012 // Cultura

via Christi a Junin

E’ primavera in Patagonia, la stagione ideale per i trekking sulle Ande nella bella regione dei Siete Lagos, nel sud dell’Argentina.

Tra  moltissime mete e idee per passeggiate o itinerari  più impegnativi, ne scegliamo una decisamente particolare ma molto interessante, che può coniugare la bellezza dell’ambiente, adatto per la pesca, l’equitazione e serene camminate, e la singolarità di una monumentale opera d’arte estremamente significativa.

Ci rechiamo a Junin de los Andes, il più antico insediamento della provincia di Neuquen, fondata nel 1883 sulla riva del fiume Chimehuín in quelli che furono i territori degli indigeni huilliches, la “gente del sud”, come li chiamavano i mapuches, un gruppo etnico originario del Cile, che li assorbì anche culturalmente durante le guerre contro l’invasione spagnola.

Da altre guerre, quelle dell’allora giovanissima repubblica argentina per la conquista degli sterminati territori del sud, è nata Junin. All’inizio solo un piccolo avamposto di frontiera, oggi serena  località di vacanze, sormontata dal vulcano Lanin (meta classica per escursionisti e andinisti) e circondata da fiumi e laghi dai nomi indigeni, che ne hanno fatto la “capitale nazionale” della pesca alla trota.

Dopo una breve visita alla cittadina e ai suoi musei che conservano manufatti indigeni e testimonianze storiche della prima evangelizzazione della zona, iniziata a fine ‘800 dal salesiano torinese Domenico Milanesio, ci dirigiamo allo spettacolare Parque Via Christi, ai piedi del Cerro de la Cruz (collina della croce), a poca distanza dal centro.

Si tratta di un eccezionale complesso di sculture a grandezza superiore a quella naturale, che si snoda lungo un percorso di ventidue chilometri, con la rappresentazione della vita di Cristo (da non confondere con la Via Crucis) in altrettanti episodi con  protagonisti dai tratti somatici e con indumenti indigeni.

L’opera, dell’architetto Alejandro Santana, è fortemente significativa, non solo per il suo essere un’opera “meticcia”, nata dall’unione tra la spiritualità cristiana e quella indigena, ma anche per lo stile delle sue composizioni, allusivo al significato profondo di  ogni episodio narrato.

Ogni stazione consta di figure modellate in materiali semplici e che ricuperano l’eredità stilistica precolombiana, posizionate in maggioranza su una base circolare. Il tutto trasmette “un profundo sentido metafísico sugerido por la elocuencia de su lenguaje plástico” (Dirección Cerro de la Cruz).

Sugli otto ettari del parco la visita offre la possibilità di conoscere aspetti della complessa cultura di queste terre, con sculture tipicamente indigene accompagnate da lapidi su cui si leggono dei paralleli tra la vita di Cristo, la storia dei popoli nativi, quella della Chiesa in America Latina e la vita dei due beati locali.
 
Le basi circolari delle sculture rappresentano il sole, elemento fondamentale delle religioni indigene, suddiviso in dodici spicchi. All’interno del sole  la croce americana, simbolo antico di 10.000 anni presente in tutte le culture preispaniche e raffigurato anche sui ponchos della pampa, rappresenta le cuattro dimensioni della vita (due del cielo e due della terra).  Intorno alle figure alcune pietre presentano pitture rupestri con figure delle culture originarie argentine.

Volete saperne di più su questa straordinaria complesso artistico?  Troverete le spiegazioni di ogni stazione, compresa quella del suo significato stilistico, sul sito  http://www.neuquentur.gob.ar/es/turismo-religioso/1312/estaciones-del-via-christi#

Informazioni utili

A Junin si arriva in aereo (fino a San Martin de los Andes) o con gli autobus che percorrono la Ruta de los 7 Lagos con destinazione finale Bariloche.

Il parco resta aperto tutti i giorni e si svolgono visite guidate a orari fissi.
Attenzione ai giorni molto piovosi! Il parco resterà chiuso per motivi di sicurezza.

Il sito  http://www.junindelosandes.com offre un elenco di alberghi, ristoranti e possibilità di svago.

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Paese: Argentina
Viaggio in Argentina
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